Domicilio digitale

Data:

26 gennaio 2024

Descrizione

Cos'è il domicilio digitale del cittadino?

L'articolo 1 comma 1 n-ter) del CAD definisce il "domicilio digitale" come l'indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, come definito dal regolamento (UE) 23 luglio 2014 n. 910 valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale.

Di fatto, il domicilio digitale è una casella PEC (posta elettronica certificata) che garantisce la validità legale dell'invio e ricezione, al pari della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa casella può essere utilizzata dal cittadino nei suoi rapporti privati ma da luglio 2023 può essere dichiarata anche alla pubblica amministrazione, eleggendola presso INAD.

Cos'è INAD?

È l'acronimo di Indice Nazionale dei Domicili digitali delle persone fisiche disciplinato dalle Linee guida AGID adottate con Determinazione dirigenziale n. 529/2021.

Come si elegge la propria casella PEC presso l'INAD?

Occorre autenticarsi con SPID o CIE sul sito web domiciliodigitale.gov.it, dichiarare la propria casella PEC e completare la procedura di conferma. Dopo qualche giorno, il domicilio digitale è attivo e pertanto il cittadino è identificato anche se inoltra la sua mail PEC alla Pubblica Amministrazione non occorrendo ad esempio allegare la scansione della carta d'identità o del documento di riconoscimento.

Cosa succede dopo?

La Pubblica Amministrazione, prima di inviare una raccomandata cartacea, ha l'onere di verificare che il cittadino sia dotato di una casella PEC eletta come domicilio digitale, ed inviare elettronicamente la comunicazione. Se si omette questo adempimento e si invia una comunicazione cartacea, questa rimane legalmente valida, ma si può incorrere in una possibile infrazione con segnalazione al Difensore Civico digitale presso l'Agenzia per l'Italia Digitale.


Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
26 gennaio 2024